Il mistero della scomparsa di Madeleine McCann, la bambina britannica sparita in Portogallo nel 2007, potrebbe essere a una svolta. A quasi diciassette anni dal drammatico evento che ha tenuto il mondo con il fiato sospeso, le nuove ricerche condotte dalle forze dell’ordine portoghesi nell’area dell’Algarve hanno portato a ritrovamenti inquietanti: indumenti e, secondo alcune indiscrezioni, anche delle ossa all’interno di un pozzo. Questi elementi, se confermati, potrebbero riaccendere le speranze di fare finalmente luce su uno dei casi di cronaca più mediaticamente seguiti degli ultimi decenni.
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Le operazioni di ricerca sono state intensificate negli ultimi giorni in una zona remota dell’Algarve, non lontano da Praia da Luz, il resort da cui Madeleine svanì dalla sua camera da letto mentre i genitori cenavano in un ristorante lì vicino. Le autorità portoghesi, in collaborazione con gli investigatori tedeschi che da tempo seguono la pista di Christian Brückner, hanno concentrato gli sforzi su aree specifiche, inclusi pozzi e fitta vegetazione. Il ritrovamento di indumenti e la segnalazione della presenza di ossa all’interno di un pozzo sono stati i dettagli più salienti emersi dalle operazioni. Al momento, la natura esatta e la pertinenza di questi reperti al caso McCann sono oggetto di analisi approfondite da parte delle autorità competenti. Le operazioni proseguono nel massimo riserbo, ma la notizia ha già fatto il giro del mondo, riaccendendo i riflettori su una vicenda che non ha mai smesso di tormentare l’opinione pubblica.
Al centro delle indagini degli ultimi anni c’è Christian Brückner, un cittadino tedesco attualmente in carcere in Germania per altri reati, tra cui abusi sessuali. Brückner è stato formalmente identificato come “arguido” (sospettato formale) dalla polizia portoghese nel 2022. L’uomo, che viveva in Algarve all’epoca della scomparsa di Madeleine, è da tempo sotto la lente d’ingrandimento delle autorità tedesche, le quali ritengono di avere prove sostanziali che lo collegano al rapimento e all’omicidio della bambina. Le recenti ricerche nel pozzo e nelle aree circostanti si inseriscono proprio nel quadro investigativo che vede Brückner come figura centrale. Tuttavia, l’uomo ha sempre negato ogni coinvolgimento nel caso.
Madeleine McCann, all’età di tre anni, scomparve la sera del 3 maggio 2007 dalla sua camera da letto nell’appartamento di Praia da Luz, mentre i suoi genitori, Kate e Gerry McCann, cenavano con amici in un tapas bar poco distante. Il caso scatenò una delle più grandi ricerche di persone scomparse della storia, con un’attenzione mediatica globale. Le indagini iniziali furono caotiche e portarono persino a sospettare i genitori, che furono poi scagionati. Negli anni, diverse piste sono state seguite, molte delle quali si sono rivelate vicoli ciechi. La polizia britannica ha continuato a lavorare sul caso con l’operazione “Grange”, mentre le autorità portoghesi e tedesche hanno proseguito con le proprie indagini, culminate nell’identificazione di Brückner. Ogni anniversario della scomparsa di Madeleine riaccende il dolore della famiglia e la speranza di una verità.
Per Kate e Gerry McCann, i genitori di Madeleine, ogni nuovo sviluppo nel caso rappresenta un’altalena emotiva tra speranza e disperazione. Hanno sempre lottato instancabilmente per mantenere alta l’attenzione sulla scomparsa della figlia, fondando anche un fondo per le ricerche. Il ritrovamento di indumenti e la possibile presenza di ossa nel pozzo, sebbene macabri, potrebbero finalmente portare risposte concrete, nel bene o nel male. La famiglia ha sempre ribadito di voler conoscere la verità, qualunque essa sia, per poter avere pace. La comunità internazionale e tutti coloro che hanno seguito la vicenda continuano a sperare che questo ultimo sforzo investigativo possa finalmente chiudere un capitolo doloroso e dare giustizia a Madeleine.
Christian Brückner, un cittadino tedesco di 47 anni, è il principale sospettato nella scomparsa di Madeleine McCann e al momento sta scontando una pena detentiva in Germania per reati non correlati, tra cui traffico di droga e abusi sessuali. Le accuse formali a suo carico nel caso McCann sono state mosse dalla Procura tedesca, che lo ha identificato come sospettato principale già nel 2020 e in seguito come “arguido” (indagato formale) dalle autorità portoghesi nel 2022. La procura di Braunschweig sostiene di avere prove che Brückner abbia rapito e ucciso Madeleine, citando ad esempio l’analisi dei tabulati telefonici che lo collocherebbero vicino al resort di Praia da Luz la sera della scomparsa. Si indaga anche sul possesso di una roulotte e di un furgone da parte di Brückner all’epoca dei fatti, veicoli che potrebbero essere stati utilizzati per trasportare la bambina. L’uomo, tuttavia, ha sempre proclamato la propria innocenza attraverso i suoi avvocati. Le indagini a suo carico sono complesse e si basano su prove circostanziali, ma la convinzione degli investigatori tedeschi rimane ferma.
Nel corso dei diciassette anni di indagini, il caso di Madeleine McCann ha visto un susseguirsi di piste, molte delle quali si sono rivelate inconcludenti. Inizialmente, le autorità portoghesi concentrarono l’attenzione sui genitori, Kate e Gerry McCann, che furono brevemente dichiarati “arguidos” per poi essere scagionati. Questa pista generò un’enorme controversia mediatica. Successivamente, furono indagate figure come Robert Murat, un cittadino britannico residente vicino al resort, anche lui poi scagionato. Sono state esplorate teorie sul coinvolgimento di reti pedofile internazionali, o su un rapimento casuale da parte di ladri che avrebbero trovato la bambina nell’appartamento. Anche avvistamenti di bambini simili a Madeleine in vari paesi del mondo sono stati oggetto di indagine, senza mai portare a un esito positivo. L’operazione “Grange” della polizia metropolitana di Londra, avviata nel 2011, ha riesaminato milioni di documenti e seguito migliaia di piste, mantenendo viva l’attenzione investigativa anche quando le autorità portoghesi avevano archiviato il caso. L’attuale focus su Christian Brückner rappresenta la pista più concreta e duratura seguita negli ultimi anni.