Robin Patrick, residente nel Maryland, ha dichiarato di aver subito gravi ustioni cutanee dopo aver provato una ricetta di sali da bagno mostrata da Meghan Markle nel suo programma Netflix “With Love, Meghan”. La miscela, composta da sale di Epsom, sale rosa dell’Himalaya, olio di arnica e olio essenziale di lavanda, avrebbe provocato alla donna ulcere, bruciore persistente e lesioni tali da impedirle di indossare abiti o fare docce calde. Patrick ha minacciato una causa legale da 7 milioni di sterline contro Meghan, Netflix e Archewell Productions, accusandoli di negligenza e pericolo per la salute pubblica.
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L’avvocato di Meghan, Cameron Stracher, ha respinto le accuse, sottolineando che Patrick, essendo diabetica, avrebbe dovuto essere consapevole dei rischi associati al sale di Epsom, noto per seccare la pelle e causare complicazioni nei diabetici. Secondo Stracher, non era prevedibile che Patrick ignorasse le istruzioni sulla confezione del prodotto.
Patrick ha dichiarato di essere disposta a risolvere la questione senza procedere legalmente, a condizione di ricevere un risarcimento finanziario. In caso contrario, intende procedere con la causa, citando danni per stress emotivo, perdita di fiducia nell’aspetto fisico, deturpazione e necessità di cure mediche a lungo termine.
Negli ultimi anni, Meghan Markle ha ampliato la sua presenza pubblica oltre il ruolo di duchessa, approdando nel mondo della produzione audiovisiva grazie all’accordo multimilionario siglato con Netflix nel 2020 tramite la società Archewell Productions. Il primo grande progetto, la docuserie “Harry & Meghan”, ha raccontato in sei episodi la loro versione della rottura con la famiglia reale.
A questa ha fatto seguito “With Love, Meghan”, uno show lifestyle in cui condivide ricette, rituali di benessere e consigli quotidiani. È proprio da uno di questi episodi che è nato il caso della fan ustionata.
Altri progetti, come la serie animata “Pearl”, sono stati cancellati, mentre Archewell ha cercato di rilanciare contenuti legati alla salute mentale e all’empowerment. Il coinvolgimento di Meghan come produttrice resta comunque attivo, seppur tra critiche e attenzione mediatica, soprattutto negli Stati Uniti dove l’ex attrice gode di maggiore favore rispetto al Regno Unito.