Vola in Spagna per comprare un litro di olio… e risparmia: ecco come

In un’epoca in cui i prezzi dei generi alimentari continuano a salire, un ragazzo britannico ha trovato un modo insolito per risparmiare sull’olio d’oliva: volare direttamente in Spagna per acquistarlo. Secondo quanto riportato dal Daily Mail, il giovane ha scoperto che il costo complessivo del viaggio, inclusi volo e alloggio, era inferiore al prezzo di una bottiglia di olio d’oliva nel Regno Unito.

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Un video su TikTok documenta “l’impresa”

Il creatore di contenuti Callum Ryan, che in passato ha realizzato imprese simili, tra cui volare a Milano, per comprare una pizza a un prezzo inferiore a quello di una consegna a domicilio da Dominos, ha documentato la sua ultima missione su TikTok, dove ha più di un milione di follower. In un video che è stato visto quasi 500.000 volte, Callum, di Milton Keynes, inizia spiegando il suo obiettivo: “Mi sono posto la sfida di volare fino in Spagna e comprare olio d’oliva a un prezzo più basso rispetto al Regno Unito. E, beh, ecco come è andata”.

Il volo è costato solo 4 euro

Gli spettatori lo vedono per la prima volta mentre visita una filiale Tesco locale nel Regno Unito, dove acquista una bottiglia di olio d’oliva e ne rivela il prezzo: £ 7,38.
Partendo dal presupposto che l’olio d’oliva, in parte prodotto in Spagna, sarà notevolmente più economico lì, aggiunge: “Il piano era di spendere meno del prezzo medio di una bottiglia di olio d’oliva, che nel Regno Unito è di 7,38 sterline”. Callum racconta poi come è riuscito a trovare un biglietto aereo incredibilmente economico per una zona popolare della Spagna: “Tuttavia, sono riuscito a trovare un volo all’ultimo minuto per sole £ 3,90, quindi sono salito sull’aereo e mi sono diretto ad Alicante”.

Il creatore del contenuto racconta poi cosa ha fatto una volta arrivato: “Ho esplorato un po’ prima di andare nei supermercati locali per vedere quale olio d’oliva avevano da offrire.”Ho deciso di acquistare l’olio d’oliva della loro marca perché costava solo 2,60 euro, che convertiti in 2,19 sterline”.

Questa vicenda mette in luce le significative differenze di prezzo tra i mercati europei e solleva interrogativi sull’efficacia delle catene di approvvigionamento e sulla politica dei prezzi nei supermercati britannici. Mentre alcuni potrebbero considerare estremo il gesto di volare all’estero per fare la spesa, altri lo vedono come un esempio di creatività nel gestire il bilancio familiare in tempi di inflazione.

L’episodio ha suscitato un dibattito più ampio sull’accessibilità dei prodotti alimentari di base e sulle possibili soluzioni per contrastare l’aumento dei prezzi. Alcuni suggeriscono che l’acquisto di prodotti direttamente dai paesi produttori potrebbe diventare una tendenza crescente, soprattutto per coloro che cercano qualità e risparmio.

Inoltre, questa storia evidenzia l’importanza di esplorare alternative creative per risparmiare, come l’acquisto di prodotti all’ingrosso, la partecipazione a cooperative alimentari o la ricerca di offerte online. Mentre non tutti possono permettersi di volare all’estero per fare la spesa, l’episodio invita a riflettere sulle strategie personali di consumo e sull’importanza di essere informati sui prezzi e sulle opzioni disponibili.