Alarme méningite dans une discothèque de Parme

Alarme méningite dans une discothèque de Reggio Emilia : toutes les personnes présentes sont-elles infectées ?

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Un caso di meningite meningococcica è stato segnalato a Taneto, in provincia di Reggio Emilia. Il 27enne che si è ammalato era presente al circolo Fuori Orario nella notte tra il 23 e il 24 settembre, dalle 23:30 alle 3:30. La profilassi per i contatti vicini al ragazzo è già cominciata ma è allerta per tutte le persone presenti quella sera in discoteca. La trasmissione della meningite avviene banalmente per via aerea ed è per questo motivo che la Ausl ha lanciato l’allarme.


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Ausl avvia la ricerca dei possibili contagiati

I batteri responsabili della meningite meningococcica si trasmettono attraverso le goccioline di saliva emesse da una persona malata, a distanza ravvicinata. Il periodo di incubazione della malattia è di 2-10 giorni, di solito 3-4 giorni.

I servizi di Igiene e sanità pubblica dell’Azienda Usl di Parma e di quella di Reggio per bloccare la diffusione della malattia, hanno invitato coloro i quali hanno frequentato quella notte il Fuori Orario a farsi avanti. Si cercano tutti i contatti ravvicinati con l’ammalato avvenuti nei 7 giorni precedenti l’esordio della malattia.

Alla ricerca dei ragazzi presenti quella sera

L’incubazione della meningite varia da 2 a 10 giorni e di solito avviene entro 3-4 giorni. “Dal momento che non è possibile escludere che contatti stretti siano avvenuti anche nel locale – scrivono le autorità sanitarie – si invita chi ha frequentato il locale quella notte a contattare il servizio di Igiene e sanità pubblica. Per i residenti in provincia di Parma chiamando il numero 335 7758097, dalle ore 9 alle 12 e dalle 14 alle 17:30. I residenti in provincia di Reggio sono invece invitati a chiamare il 329 2104737, agli stessi orari”.

Il giovane è in buone condizioni ricoverato nel reparto di Malattie infettive ed epatologia del Policlinico di Parma: “Il quadro clinico è in progressivo miglioramento”, scrive in una nota l’azienda sanitaria. Per evitare la trasmissione della malattia, “coloro che hanno avuto contatti stretti è necessario che seguano una profilassi farmacologica tramite mono-somministrazione di antibiotico. Inoltre verrà loro proposta la vaccinazione prevista, con un vaccino inattivato già largamente utilizzato nei bambini e negli adolescenti nelle vaccinazioni in età evolutiva”.

I sintomi della malattia

I sintomi a cui bisogna prestare attenzione nelle settimane successive al contatto sono diversi: “Febbre con intenso malessere, mal di testa, rigidità nucale, nausea, vomito, e, spesso, petecchie (piccole macchie rosse della pelle). In caso di comparsa di sintomi dopo un contatto con un ammalato è necessario rivolgersi al medico curante”, conclude l’Ausl.


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