Agcom vieta i siti porno in Italia: su Telegram i trucchi per aggirare il blocco

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In un’era in cui la privacy online e la libertà di accesso sono temi caldi, l’Italia si appresta a introdurre una stretta significativa sui contenuti per adulti. Con la delibera n. 96/25/CONS dell’AGCOM (Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni), pubblicata l’8 aprile 2025 e in vigore dal 12 novembre 2025, l’accesso a 48 siti porno tra i più popolari – tra cui PornHub, YouPorn e OnlyFans – non sarà più possibile con un semplice clic su “Ho più di 18 anni”. Questa misura, che attua l’articolo 13-bis del decreto-legge n. 123/2023 (noto come Decreto Caivano), impone ai gestori di piattaforme che diffondono contenuti pornografici in Italia l’obbligo di verificare l’età degli utenti attraverso sistemi tecnici affidabili, come token digitali o app di autenticazione, spesso integrati con SPID o servizi terzi indipendenti.

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L’obiettivo dichiarato è proteggere i minori da esposizioni inappropriate, in linea con le norme europee sulla tutela dell’infanzia digitale. Tuttavia, come già accaduto in Francia con misure analoghe, la realtà pratica rivela vulnerabilità: i blocchi sono facilmente aggirabili da utenti determinati, inclusi paradossalmente i giovani che la legge intende salvaguardare. E proprio su Telegram, la piattaforma di messaggistica crittografata, i trucchi per aggirare il blocco stanno già girando su diversi canali dedicati, con guide passo-passo condivise in gruppi pubblici e privati che contano migliaia di iscritti. In questo articolo, esploreremo il funzionamento del divieto, i metodi per superarlo legalmente e le implicazioni etiche e giuridiche, basandoci su analisi di esperti e precedenti internazionali.

Il Meccanismo del Divieto: Come Funziona il Blocco AGCOM

La delibera AGCOM stabilisce procedure tecniche “neutre” per l’accertamento dell’età, definite nell’Allegato A del documento. In pratica:

  • Schermata di Blocco: All’accesso a uno dei 48 siti (elenco completo disponibile sul sito AGCOM), l’utente viene reindirizzato a un servizio esterno per la verifica. Non più autocertificazioni, ma controlli reali come l’uso di SPID, app mobili per token digitali o analisi biometriche leggere (senza storage permanente dei dati, per garantire privacy).
  • Siti Coinvolti: La lista iniziale include giganti come PornHub, YouPorn, OnlyFans, RedTube e altri portali di condivisione video con contenuti espliciti. I gestori hanno tempo fino al 12 novembre per adeguarsi; in caso contrario, AGCOM può imporre sanzioni graduali, fino al blocco totale del traffico dall’Italia.
  • Entrata in Vigore: Dal 12 novembre 2025, ogni sessione di navigazione richiederà la verifica, impedendo salvataggi permanenti. AGCOM ha anche istituito un Tavolo tecnico per monitorare evoluzioni normative, inclusa l’integrazione con linee guida UE.

Non si tratta di un “divieto totale” per gli adulti, ma di una barriera pensata per scoraggiare accessi casuali. Eppure, come nota un’analisi su Torino Oggi, “la semplice autocertificazione era già facilmente aggirabile; questa nuova misura solleva dubbi sull’efficacia reale, con precedenti francesi dove le VPN hanno eluso i controlli in massa”. Su Telegram, canali come “VPN Italia Gratis” o gruppi anonimi stanno diffondendo elenchi di server VPN funzionanti e istruzioni dettagliate, spesso con link diretti a download sicuri.

Perché il Divieto Può Essere Aggirato: Le Vulnerabilità Tecniche

Il sistema AGCOM si basa su geolocalizzazione IP e verifiche server-side, ma non è impermeabile. Esperti di cybersecurity, come quelli citati su Webnews.it, sottolineano che i blocchi IP nazionali sono obsoleti nel 2025, quando tool gratuiti o a basso costo permettono di mascherare la propria posizione. In Francia, l’ARCOM (equivalente di AGCOM) ha visto un “effetto Streisand”: i blocchi hanno paradossalmente aumentato la popolarità dei siti, con un boom di VPN tra gli utenti. I trucchi stanno girando su diversi canali Telegram, da community tech a gruppi più “underground”, con tutorial video e file APK per app modificate.

Ecco i principali metodi per aggirare il divieto, tutti legali per gli adulti maggiorenni (l’uso di VPN è pienamente consentito in Italia, come confermato da discussioni su Reddit e guide specializzate). Ricorda: questi tool non violano la legge se usati per accedere a contenuti consentiti dalla tua età.

1. VPN (Virtual Private Network): Il Metodo Più Semplice e Efficace

Una VPN reindirizza il tuo traffico attraverso server esteri, cambiando il tuo IP e facendoti apparire come se navigassi da un paese senza restrizioni (es. USA, Olanda o Germania). Questo elude i blocchi geolocalizzati senza interferire con verifiche SPID-based, se i siti le applicano globalmente.

  • Come Funziona: Installa un’app VPN, connettiti a un server non-italiano e accedi al sito. Il blocco AGCOM non rileva l’origine italiana.

Raccomandazioni Basate su Recensioni 2025:

VPNPrezzo Mensile (Promo 2025)VelocitàServer GlobaliNote
NordVPN€3,49 (con 4 mesi gratis)Ultra HD Streaming6.000+ in 60+ paesiIdeale per streaming porno; protocollo NordLynx per aggirare filtri. Raccomandata da Webnews.it per affidabilità.
ExpressVPN€4,99 (sconto 49%)Leader di Settore3.000+ in 105 paesiSupporto 24/7; connette fino a 8 dispositivi. Eccellente per privacy, con audit indipendenti.
Surfshark€2,49Alta (illimitata)3.200+ in 100 paesiEconomica e illimitata; usa NordWhisper per eludere restrizioni. Buona per mobile.
  • Pro: Anonimato, velocità per video HD, no-log policy (verificate da terze parti).
  • Contro: VPN gratuite sono rischiose (vendono dati); scegli provider premium. Su Telegram, molti canali condividono codici sconto e configurazioni preimpostate per questi provider.
  • Efficacia: 95%+ contro blocchi IP, secondo test su Cybernews.com. In Italia, non ci sono multe per VPN (a differenza di streaming illegali).

2. Proxy o DNS Personalizzati: Alternative Low-Cost

  • Proxy Server: Simili alle VPN ma meno sicure (non crittografano tutto il traffico). Usa estensioni browser come Proxy SwitchyOmega per reindirizzare solo il sito target.
  • DNS over HTTPS (DoH): Cambia i DNS del tuo dispositivo (es. da Google 8.8.8.8 a Cloudflare 1.1.1.1) per bypassare blocchi DNS-based. Facile su Android/iOS, ma meno efficace contro verifiche avanzate.

Questi metodi sono gratuiti ma lenti per streaming; ideali per test rapidi. Guide dettagliate con screenshot circolano ampiamente su canali Telegram specializzati in “bypass censura”.

3. Tor Browser: Per Massima Privacy (Ma Non per Streaming)

Il network Tor anonimizza il traffico attraverso nodi multipli. Scaricalo da torproject.org e naviga. È legale, ma rallenta i video – perfetto per accesso sporadico, non per binge-watching. Anche qui, link a versioni modificate e nodi ottimizzati vengono condivisi su Telegram.

Considerazioni Legali, Etiche e di Privacy

  • Legalità: Per maggiorenni, aggirare il blocco non è reato; la legge punisce i gestori non conformi (sanzioni fino a oscuramento), non gli utenti. Tuttavia, Cybernews.com avverte: se usi SPID per falsificare l’età, rischi violazioni GDPR o frode. VPN pure? Sicure al 100%.
  • Privacy: I sistemi AGCOM promettono “non, non storage” dei dati, ma terze parti (es. app token) potrebbero tracciare. Usa VPN con kill-switch per evitare leak IP. Su Telegram, alcuni canali avvertono proprio sui rischi di app di verifica ufficiali.
  • Efficacia per Minori?: Come ironizzato su Il Giornale, “i ragazzi tech-savvy la aggireranno in due secondi”. La misura potrebbe ridurre accessi casuali, ma non fermare chi cerca attivamente – e Telegram ne è la prova vivente.
  • Implicazioni Future: AGCOM monitorerà con un Tavolo tecnico; possibili estensioni ad altri contenuti. In UE, dibattiti su proporzionalità (art. 8 ECHR).

In conclusione, mentre AGCOM mira a un web più sicuro per i giovani, la tecnologia – e piattaforme come Telegram – democratizzano l’accesso. I trucchi stanno girando su diversi canali Telegram, da quelli generali a nicchie dedicate: cercali con cautela, verifica le fonti e usa solo tool affidabili.


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