Trump vuole uno scudo spaziale per difendere l’America dai missili: piano shock da mille miliardi

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Donald Trump ha rivelato un piano ambizioso e senza precedenti: costruire un sistema di difesa missilistico nazionale soprannominato “Golden Dome”, una vera cupola d’oro per proteggere l’America da minacce nucleari, missili ipersonici e attacchi dallo spazio. Un’idea ispirata all’Iron Dome israeliano ma pensata su scala molto più grande, che Trump ha definito «la più grande innovazione militare dai tempi della bomba atomica».

Secondo quanto riportato dal Daily Mail, il progetto – in fase di studio avanzato – prevede il dispiegamento di sensori spaziali, laser orbitanti e armi a energia diretta, con l’obiettivo di creare uno scudo impenetrabile attorno agli Stati Uniti.

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Il piano di Trump richiederebbe investimenti superiori a 1 trilione di dollari entro il 2026. La proposta di bilancio, avanzata attraverso un ordine esecutivo nel gennaio 2025, mira a rivoluzionare il concetto stesso di difesa nazionale, portandolo nello spazio.

Un budget colossale che ha attirato l’interesse delle principali aziende del settore, tra cui Lockheed Martin, RTX, Northrop Grumman e l’emergente BlueHalo. Quest’ultima ha dichiarato che il progetto potrebbe andare ben oltre lo scudo missilistico, includendo contromisure contro droni autonomi, cyberattacchi e guerra elettronica.

L’ombra della guerra spaziale: la reazione della Russia

Il Cremlino ha reagito con durezza. Secondo un report di Reuters, Mosca ha condannato il piano del Golden Dome come «una provocazione militare», accusando Washington di voler militarizzare lo spazio e compromettere l’equilibrio nucleare globale. Per la Russia, un sistema simile metterebbe fine a ogni possibilità di accordo per la limitazione degli armamenti nucleari.

Elon Musk coinvolto? L’alleanza che preoccupa il mondo

Anche se non ancora confermato ufficialmente, diverse voci indicano che Trump potrebbe coinvolgere Elon Musk nel progetto, sfruttando le infrastrutture di SpaceX per il lancio di satelliti difensivi e armi spaziali. Un’eventuale collaborazione tra Trump e Musk cambierebbe radicalmente le regole del gioco in ambito militare e tecnologico.

Trump ed Elon Musk hanno già fatto discutere in passato: in occasione di un evento patriottico, i due si sono esibiti insieme mentre “God Bless America” suonava in sottofondo, ma Elon ha commesso una gaffe clamorosa che ha fatto il giro del web.

E non è la prima volta che si ritrovano sotto i riflettori: durante una diretta social, la voce di Trump risultava stranamente alterata, tanto che molti hanno attribuito la colpa a una dentiera difettosa.

Una cupola dorata tra sogno e incubo: sarà davvero possibile?

Molti esperti sollevano dubbi sulla fattibilità del progetto. Costruire una rete così ampia e precisa da coprire l’intero territorio statunitense comporterebbe sfide tecniche estreme e una spesa ingestibile. Inoltre, l’efficacia contro minacce come missili intercontinentali o sciami di droni ipersonici è tutt’altro che garantita.

Il fisico David Wright, esperto in armamenti, ha dichiarato che “intercettare un missile ipersonico nello spazio è come cercare di colpire una pallottola con un’altra pallottola”.

Golden Dome: propaganda elettorale o strategia reale?

Il tempismo dell’annuncio – a pochi mesi dalle elezioni presidenziali del 2024 – fa sospettare che il Golden Dome sia anche un’arma elettorale. Trump lo ha definito «il pilastro dell’Agenda 47», la sua visione per il secondo mandato alla Casa Bianca. Ma il rischio è che si tratti di un sogno costosissimo, destinato a rimanere sulla carta.


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