Un gravissimo ictus lascia un uomo in fin di vita ma l’operazione che lo avrebbe salvato viene rifiutata dalla moglie perché era appena stata abbandonata a favore dall’amante. La vita di un uomo di 38 anni della provincia cinese di Liaoning è nelle mani della moglie ma quest’ultima era appena stata lasciata per un’altra donna. Secondo quanto riferito dal South China Morning Post, l’uomo aveva appena lasciato la moglie per andare a vivere con l’amante. Tuttavia, mentre si trovava a casa della nuova compagna, l’uomo ha avuto un’emorragia cerebrale, ed è stato portato in ospedale per cure d’urgenza. Dopo il ricovero in terapia intensiva, i medici hanno cercato di ottenere il permesso della donna per l’intervento chirurgico che gli avrebbe salvato la vita.
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Tuttavia, dopo aver appreso del costo esorbitante dell’operazione, l’amante lo ha abbandonato in ospedale. Più tardi, un’altra donna si è presentata dai medici annunciando di essere la moglie dell’uomo. Il dotto Chen la informò che l’uomo era in condizioni critiche, in coma, con scarse possibilità di sopravvivere all’operazione. Il medico ha anche affermato che l’attrezzatura medica avrebbe potuto tenerlo in vita solo per un breve periodo, poiché l’unica possibilità di sopravvivenza era un intervento chirurgico.
Tuttavia, il costo dell’operazione sarebbe estremamente elevato. Dopo aver ascoltato la spiegazione del medico, la moglie in cinque minuti ha preso la decisione: ha rifiutato l’intervento. Poi ha chiesto ai dottori di rimuovere i macchinari che tenevano in vita il marito fedifrago. La moglie, Yuan Pei (nome traslitterato dal cinese), ha affermato che il marito le era stato infedele per oltre 10 anni e che non si era preso cura di lei né le aveva fornito alcun sostegno economico.
Aggiunse che aveva smesso di amarlo da un po’ di tempo. Non è chiaro cosa abbiano pensato gli altri membri della famiglia di questa decisione o se siano stati interpellati. Secondo l’SCMP, la legge cinese stabilisce che quando un paziente non è in grado di decidere su questioni mediche come un intervento chirurgico, i medici devono spiegare i rischi e i benefici dell’intervento ai parenti più prossimi e ottenere la loro autorizzazione scritta in merito alla decisione.
Ciò significa che in alcune situazioni i genitori o il coniuge possono decidere per il paziente. Secondo l’SCMP, se i familiari non riescono a trovare un accordo sul trattamento, il direttore dell’ospedale può approvare le misure mediche necessarie. L’incidente ha attirato l’attenzione sui social media cinesi.
Molti si sono schierati a favore della moglie “vendicativa”. Tuttavia, un utente di Douyin (la versione cinese di TikTok) ha commentato che la rimozione del supporto vitale è stata una crudeltà, aggiungendo che la moglie non deve necessariamente prendersi cura dell’uomo. Un altro internauta ha lasciato un commento simile, affermando che la moglie avrebbe potuto smettere di prendersi cura dell’uomo, ma ciò non significava che potesse semplicemente lasciarlo morire.
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