La guardia costiera italiana è intervenuta domenica su una spiaggia protetta della Sardegna per porre fine a una festa illegale organizzata dall’equipaggio di un lussuoso yacht privato. Le immagini girate dai bagnanti scontenti hanno immortalato il momento in cui le autorità sono intervenute per fermare la festa improvvisata sulla spiaggia di Talmone a Palau, in Sardegna, meno di due ore dopo il suo inizio.
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Nel corso della giornata, diverse imbarcazioni a motore erano salpate dall’enorme yacht da diporto lungo 60 metri per allestire barbecue, gazebo, altoparlanti e persino un campo da pallavolo sulla tranquilla riva sabbiosa. Nel filmato si vedono bagnanti scioccati e infuriati che sguazzano nelle acque color zaffiro mentre osservano l’equipaggio scaricare e montare l’attrezzatura, nonostante le norme che impediscono alle imbarcazioni di avvicinarsi troppo alla riva.
I gommoni arrivati dallo yacht si sono avvicinati ripetutamente all’isola, ignorando le norme che ne proibiscono la vicinanza alla spiaggia, e hanno rapidamente iniziato a conquistare la costa. Nel giro di pochi minuti la spiaggia di Talmone, un tratto di litorale riservato esclusivamente ai bagnanti e soggetto a una serie di restrizioni da parte delle autorità italiane, si è trasformata in qualcosa di simile a una spiaggia privata.
La squadra ha eretto due grandi gazebo, ha installato un barbecue, tavoli, sedie, altoparlanti e persino un campo da pallavolo, trasformando la tranquilla spiaggia in un luogo di festa chiassoso, con grande costernazione dei bagnanti locali.
Il gruppo ambientalista sardo “Amici di Talmone”, impegnato nella tutela di questa incontaminata area naturale, ha allertato la guardia costiera e la Capitaneria di Porto, le cui imbarcazioni si sono avvicinate alla riva nel giro di due ore, ponendo fine bruscamente alla festa.
L’accaduto è stato descritto in dettaglio in una dichiarazione sulla pagina Facebook di ‘Amici di Talmone’, in cui si legge: “La spiaggia di Talmone è ormai diventata un rifugio privato illegale per i facoltosi vacanzieri dello yacht Rock.It”.
“Nonostante i divieti previsti dall’ordinanza balneare emanata dalla Regione Sardegna, continua questo palese disprezzo per l’ambiente”. La dichiarazione continuava: “Gazebo, fornelli e una rete da pallavolo sono stati installati la mattina presto, occupando l’intera spiaggia. Un flusso costante di gommoni a motore ha portato cibo, ospiti e rifornimenti. Sono stati accesi fuochi sulla spiaggia, che sono stati spenti solo dall’intervento della Guardia Costiera. Si sono verificati danni ambientali sia sulla terraferma che in mare.
Il miliardario proprietario dello yacht non era presente alla festa in Sardegna, il che suggerisce che l’evento sia stato organizzato dall’equipaggio della nave o da clienti privati che avevano noleggiato l’imbarcazione. L’imbarcazione, compresa di equipaggio, nel periodo estivo costa oltre 400mila dollari alla settimana.
I dati di tracciamento della nave hanno confermato la presenza dello yacht al largo delle coste sarde questo fine settimana, mentre le autorità italiane sono state costrette a interrompere i festeggiamenti che avevano coinvolto l’area protetta.
E non farà certo piacere al proprietario dello yacht sapere quanto è successo lo scorso fine settimana. L’imbarcazione appartiene a Jimmy John Liautaud, imprenditore e filantropo. E’ noto soprattutto per una famosa catena di ristoranti di panini. Nato nel gennaio 1964, Liautaud ha aperto il suo primo negozio secondario a Charleston nel 1983, subito dopo il diploma di scuola superiore. Jimmy John Liautaud è il fondatore di Jimmy John’s Gourmet Sandwiches, un’importante catena di panini negli Stati Uniti.
Liautaud ha venduto una quota di maggioranza della sua azienda nel 2016 e le restanti azioni nel 2019 a Inspire Brands. È un filantropo, sostiene varie cause e anche un appassionato di automobili con una notevole collezione. Il patrimonio netto di Liautaud è stimato a 1,7 miliardi di dollari e possiede diversi jet privati e un yacht chiamato “Rock It”.