Una parrocchia della periferia di Cesena ha deciso improvvisamente di annullare il centro estivo: il motivo? Uno degli animatori è omosessuale. La vicenda è raccontata dal Corriere di Romagna, ed è stato un fulmine a ciel sereno per le famiglie che si erano organizzate per lasciare i propri figli durante il periodo in cui la scuola è chiusa per le vacanze estive.
Il centro sarebbe dovuto partire tra pochi giorni e sarebbe stato gestito, come avviene un po’ in tutte le città, da animatori: un paio maggiorenni e altri minorenni attorno ai 16 anni. Il centro estivo della parrocchia è un modo, di solito economico, per dare alle famiglie un supporto durante il periodo di chiusura della scuola.
Il 12 giugno però nella chat tra i genitori e la parrocchia è arrivato il messaggio di annullamento del centro estivo: “Per qualsiasi cosa restiamo disponibili ma purtroppo il centro estivo non ci sarà”. A far trapelare la notizia, suo malgrado, è il protagonista di questa vicenda. Uno degli animatori maggiorenni del centro è stato visto in una fotografia mentre baciava un altro ragazzo. La foto è stata mostrata al parroco che è intervenuto : “Puoi sicuramente continuare ad organizzare il centro estivo. Ma cosi stando le cose non potrai fare l’educatore”. Questo gli è stato comunicato al giovane che a quel punto ha deciso di rinunciare a tutto, anche all’organizzazione. A quel punto anche l’altro ragazzo maggiorenne ha rinunciato e la parrocchia si è ritrovata senza la possibilità di garantire il servizio.
“È una vicenda per tutti noi dolorosissima che ci ha lascialo una profonda sofferenza”, dice una collaboratrice del parroco. Il prete non ha voluto invece rilasciare dichiarazioni. “L’organizzatore ha scelto di ritirarsi e non c’è stato modo di porre rimedio in tempi brevi. Una consistente fetta dei bambini che frequentavano questo centro estivo ha ripiegato trovando spazio ed accoglienza in un analogo spazio di una parrocchia non molto distante da qui”.
“Il parroco non è qui con noi da tanto – prosegue la collaboratrice – Ciò che ha potuto fare è stato rivolgersi ai suoi superiori. Che, rispettosi delle regole, hanno detto “no” a che l’organizzatore potesse continuare a fare anche l’educatore. Il discorso è allo stesso tempo semplice e molto complesso. La Chiesa continua a dibattere sulle questioni legate all’omosessualità cosi come su altri grandi temi come la gcnitorialità ed i suoi molteplici aspetti “moder¬ni”. Ad ora però le regole sono chiare e non si può dare ai bimbi di un centro estivo l’input che avere un educatore omosessuale sia la normalità. Decisamente il parroco non poteva far altro. Purtroppo nelle parrocchie gli adulti che si prodigano per il bene co¬mune sono sempre meno. Per i giovani ancora minori che in futuro diventeranno referenti del centro estivo qui stiamo organizzando attività estive che ne contribuiscano alla formazione. Resteranno in parrocchia a prepararsi. Ma per il centro estivo 2023 non c’è stato tempo di riorganizzare”.