Scippatori massacrati di botte a Roma dopo che un gruppo di passeggeri della metro si è ribellata ai furti. La stazione della metropolitana Barberini di Roma è stata chiusa per circa 40 minuti a causa di una grande rissa scoppiata dopo una serie di furti e scippi. La polizia è intervenuta sul posto e ha deciso di chiudere la stazione per verificare la sicurezza. Circa venti persone, per lo più di origine sudamericana, sono state coinvolte. Diversi passeggeri hanno segnalato furti di portafogli, cellulari e denaro contante. Secondo i presenti, alcune persone sono entrate in un vagone della metro dopo l’ennesimo furto, provocando la rissa. Per sedare la situazione sono dovute intervenire tre volanti della polizia, oltre a una in piazza Barberini, insieme a un’ambulanza e due auto dei carabinieri.
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Nelle grandi città italiane come Milano e Roma, il problema degli scippatori è diventato una piaga crescente che affligge quotidianamente i cittadini e i turisti. I borseggiatori, spesso organizzati in bande ben strutturate, adottano una serie di trucchi ingegnosi per sottrarre portafogli e oggetti di valore senza farsi notare.
Tra i metodi più comuni, c’è quello del “pushing”, dove uno o più complici creano una distrazione spingendo o urtando la vittima mentre il ladro estrae velocemente il portafoglio. Non meno diffusa è la tecnica del “sandwich”, in cui la vittima viene stretta tra due complici in luoghi affollati come i mezzi pubblici, rendendo difficile accorgersi del furto.
Un altro stratagemma adottato è l’uso di donne rom incinte, che spesso evitano l’arresto grazie alla particolare sensibilità delle forze dell’ordine e alla legislazione più indulgente verso le donne in stato di gravidanza. In risposta a questa ondata di criminalità, alcuni cittadini hanno iniziato a organizzare ronde di vigilanza, utilizzando megafoni e telefoni cellulari per denunciare pubblicamente i borseggiatori, cercando di scoraggiarli e di attirare l’attenzione delle autorità. Questi gruppi di volontari, armati di determinazione e spirito di comunità, rappresentano una nuova forma di resistenza civile contro un fenomeno che mina la sicurezza e la serenità delle nostre città.
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