Due ragazzini lanciano un gattino dal ponte per fare un video da diffondere via social. E’ successo in Sardegna dove due adolescenti, di età compresa tra i 14 e i 17 anni, sono stati segnalati all’autorità giudiziaria minorile di Cagliari per aver commesso atti di crudeltà verso gli animali. Questi giovani hanno gettato un gattino da un ponte nella località di Lanusei, Ogliastra, e hanno condiviso l’azione in un video sui social media.
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Il video ha rapidamente guadagnato attenzione, provocando indignazione tra gli utenti dei social e oltre. Grazie alla diffusione del video, in cui si osserva un ragazzo tenere in braccio un gatto nero mentre una ragazza lo incita a gettare il felino e un terzo individuo filma l’evento, i due sono stati prontamente identificati. Recentemente, sono stati chiamati presso gli uffici del Corpo Forestale con i loro genitori, dove è stata loro comunicata la denuncia. Attualmente, le autorità forestali stanno cercando di identificare le altre persone presenti nel video.
“Crimini come questo sono preoccupanti e devono essere affrontati con serietà. Un comportamento così crudele e violento da parte di un minore è inaccettabile. Oltre alle necessarie misure di prevenzione e sensibilizzazione riteniamo che la denuncia sia in questi casi, che sono purtroppo sempre più numerosi, doverosa e indispensabile perché chi arriva a compiere questi gesti deve essere punito” commenta Gian Marco Prampolini, presidente di Leal.
@gino_canzanella VOGLIAMO GIUSTIZIA🤬 Eco in omaggio i nomi di questi esseri , un uomo e due donne ,loro sono : @_mereu.samuel_ @barrili_alessia @saratagliaferei di #sardegna ♬ suono originale – G.CANZANELLA
“Ciò che è accaduto a Lanusei è vergognoso! Da animalista, da madre e presidente della Commissione Parlamentare per l’Infanzia e l’Adolescenza non posso neanche pensare che un ragazzino si sia fatto riprendere mentre, orgoglioso, lancia un gattino da un ponte, tra le risate e il divertimento dei due amici che erano con lui”, afferma in una nota Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega Italiana Difesa Animali e Ambiente.
“Con la nostra Leidaa – aggiunge Brambilla – abbiamo presentato denuncia alle autorità competenti perché si arrivi al più presto a un regolare procedimento penale, nel quale ci costituiremo parte civile. Un’azione indispensabile, ma non sufficiente. Dobbiamo intensificare azioni educative e approvare al piu’ presto due proposte di legge che ho presentato alla Camera: la prima per inserire gli animali nello stato di famiglia, in modo da dare loro il giusto riconoscimento sociale, la seconda per inasprire le pene per chi li maltratta e uccide! Solo cosi’ potremo porre un argine legale a questi atti di terribile e ingiustificata violenza”.
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