Paulina Porizkova torna al centro dell’attenzione con un contenuto diventato virale in poche ore: un video in cui si mostra in lingerie a 60 anni, senza luci studiate, senza filtri e senza quella patina di perfezione che ha accompagnato gran parte della sua carriera. L’ex supermodella, tra i volti più riconoscibili degli anni ’80 e ’90, si presenta davanti alla telecamera con un reggiseno lavanda e mutandine beige, in un momento che appare intimo e spontaneo. Nel filmato racconta le cicatrici lasciate da un intervento all’anca e parla del rapporto, non sempre semplice, con il proprio aspetto fisico. Lo fa con un tono diretto, sincero, che ha colpito migliaia di persone. Il suo messaggio, centrato sull’accettazione del corpo che cambia, ha scatenato una vera ondata di reazioni online: commenti, condivisioni e discussioni che ruotano attorno a un tema sempre più centrale nella cultura digitale, quello della body positivity e del rifiuto dell’ossessione per la perfezione estetica.
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Il filmato pubblicato da Paulina inizia con lei in biancheria intima, mentre si prepara davanti a uno specchio. Non ci sono filtri, non ci sono ritocchi: la modella si mostra nella sua naturalezza, lasciando intravedere anche le cicatrici dell’intervento all’anca che aveva condiviso in passato con i suoi follower. Il colore della lingerie, un tono lavanda delicato abbinato a slip beige, rende la scena semplice ma d’impatto, lontana dalle produzioni patinate che hanno caratterizzato la sua immagine per decenni. Nel video, Porizkova parla della stanchezza che ha provato per anni nel tentare di apparire perfetta in ogni circostanza, spiegando che oggi preferisce mostrarsi per ciò che è, con ogni segno della sua storia personale. L’obiettivo è chiaro: rompere lo schema della bellezza irraggiungibile e raccontare la quotidianità di un corpo reale, che è cambiato e continuerà a cambiare, senza che questo debba essere motivo di vergogna.
A accompagnare il video, Paulina ha pubblicato un messaggio che sintetizza alla perfezione la sua filosofia attuale. L’ex modella parla di “60 anni di vita”, vissuti tra periodi in cui si è allenata con costanza e altri in cui si è lasciata andare, tra momenti di alimentazione sana e altri meno regolari. Descrive il proprio percorso senza filtri emotivi, sottolineando che ogni scelta, ogni errore e ogni cambiamento hanno contribuito a costruire la donna che è oggi. Nel suo post invita chi la segue a “concedersi una pausa” e ad abbracciare la propria versione imperfetta, ricordando che non esiste un’idea universale di perfezione. Paulina definisce le imperfezioni come “un marchio di originalità”, un tratto che distingue ogni individuo e che non andrebbe nascosto. Le sue parole hanno risuonato in modo particolare tra donne della sua stessa fascia d’età, ma non solo: anche molti giovani utenti hanno condiviso il messaggio, trovandolo autentico e liberatorio.
La pubblicazione del video ha generato migliaia di commenti in poche ore. Su Instagram, dove Porizkova è attiva e molto seguita, in molti l’hanno definita “coraggiosa”, “ispiratrice” e “un esempio di autenticità”. Molti utenti hanno raccontato nei commenti le proprie insicurezze: cicatrici, rughe, cambiamenti fisici o semplicemente la difficoltà di confrontarsi con gli standard estetici dei social. Altri hanno sottolineato quanto sia importante che figure iconiche come lei mostrino la realtà del proprio corpo senza artifici, ricordando che anche chi ha lavorato per anni nell’industria della bellezza è soggetto allo scorrere del tempo. Nel dibattito non sono mancati utenti scettici, che ritengono la body positivity un tema fin troppo inflazionato, ma la maggioranza ha accolto il post con entusiasmo. Molti hanno condiviso il video nelle proprie storie, contribuendo alla sua diffusione e trasformandolo in un trend discusso anche su piattaforme come X e TikTok.
La forza del gesto di Paulina sta nel contrasto tra l’immagine pubblica che ha incarnato per oltre trent’anni e la scelta odierna di mostrarsi vulnerabile. La sua foto in lingerie, infatti, non colpisce per provocazione, ma per sincerità. In un’epoca in cui i social propongono modelli estetici quasi inarrivabili, costruiti attraverso editing, pose studiate e filtri sofisticati, la decisione di presentarsi “senza trucco e senza difese” rappresenta un atto controcorrente. Il messaggio di Porizkova arriva in un momento in cui la conversazione sul corpo, sull’età e sulla pressione estetica è più accesa che mai. La sua voce, forte della credibilità di chi ha vissuto decenni sotto i riflettori, ha trovato terreno fertile. Il risultato è un contenuto che, pur essendo semplice, riesce a generare un impatto globale: un invito a riscrivere il rapporto con il proprio aspetto e ad abbracciare ogni segno della propria storia personale.