Christine Connell ha scoperto batteri E.coli nel naso dopo anni di sinusite persistente. La travel influencer collega tutto a una notte in hotel con l’ex. Una storia che sembra uscita da un film dell’orrore, ma è tutto vero. Christine Connell, content creator americana conosciuta sui social come @christinexploring, ha raccontato su TikTok di aver sofferto per sette lunghi anni di infezioni sinusali croniche. Il motivo? Una puzzetta del suo ex fidanzato fatta direttamente in faccia durante una notte in hotel. La donna ha scoperto di avere batteri E.coli nel naso, gli stessi che si trovano nelle feci, e ora collega tutto a quell’episodio disgustoso avvenuto anni fa.
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Il video di Christine è diventato virale in poche ore, scatenando dibattiti tra utenti increduli e commenti di solidarietà. “Non sto scherzando”, ha scritto nella didascalia del video che ha totalizzato milioni di visualizzazioni.
La svolta nella lunga battaglia di Christine contro le infezioni sinusali è arrivata quando i medici hanno finalmente fatto una coltura dal suo naso. “È E.coli”, ha annunciato nel video su TikTok, mostrando i risultati delle analisi mediche. L’Escherichia coli è un gruppo di batteri che normalmente vive nell’intestino senza causare danni, ma alcuni ceppi possono provocare infezioni quando finiscono in altre parti del corpo.
“Di solito non trovi E.coli nei tuoi seni paranasali perché l’E.coli proviene dalle feci”, ha spiegato Christine nel video. La donna ha consultato ben quattro specialisti in otorinolaringoiatria nel corso degli anni, ma nessuno era riuscito a identificare la causa della sua infezione persistente. I sintomi includevano dolore facciale costante, naso chiuso, muco verde e denso, tutti segni tipici delle sinusiti croniche che l’hanno tormentata per anni.
Christine ha raccontato nei dettagli l’episodio che secondo lei ha scatenato tutto. Si trovava in un hotel dopo un intervento chirurgico alla caviglia e stava riposando a letto con la gamba sollevata. Il suo allora fidanzato si stava preparando per andare a letto e si trovava in piedi tra i due letti della stanza, completamente nudo.
“Il suo sedere era rivolto verso di me ed è allora che è successo il peto”, ha spiegato Christine in un video di follow-up. Ha precisato che non era intenzionale: “Non stava cercando di farmi una puzzetta in faccia, stava solo andando a letto e il mio viso si trovava casualmente nella traiettoria del peto che è stato rilasciato”.
La donna ha descritto quella flatulenza come “il peggiore che abbia mai sentito in vita mia” e ha sottolineato come la sua situazione post-operatoria l’abbia resa particolarmente vulnerabile. “Avevo appena subito un intervento chirurgico alla caviglia da cui mi stavo riprendendo, quindi immagino che il mio sistema immunitario fosse concentrato sulla guarigione”, ha spiegato.
La comunità scientifica si mostra scettica sul collegamento diretto tra la puzzetta e l’infezione. Il Professor Franklin Joseph, medico e consulente presso la Dr Frank’s Clinic, ha commentato la storia virale di Christine con una certa cautela scientifica.
“Anche se sicuramente fa colpo su TikTok, l’idea di sviluppare un’infezione sinusale da qualcuno che emette gas è, scientificamente parlando, estremamente improbabile”, ha dichiarato il dottore. Joseph ha spiegato che i gas intestinali non trasportano batteri nell’aria e che per l’E.coli raggiungere i seni paranasali servirebbero vie dirette come il flusso sanguigno o il contatto con mani o oggetti contaminati.
Tuttavia, trovare E.coli nei seni paranasali non è impossibile. Studi scientifici confermano che in pazienti immunocompromessi o dopo traumi, batteri insoliti possono colonizzare aree dove normalmente non appartengono. “È più probabile che l’infezione sinusale di questa persona abbia avuto una causa più convenzionale”, ha concluso l’esperto.
Una ricerca condotta dal medico australiano Karl Kruszelnicki ha effettivamente dimostrato che le flatulenze possono trasportare batteri. L’esperimento, pubblicato sul British Medical Journal, ha rivelato che quando qualcuno emette gas senza vestiti, su una piastra di Petri crescono colonie di batteri intestinali e della pelle.
Lo studio è nato da una domanda di un’infermiera preoccupata che i suoi gas potessero contaminare una sala operatoria sterile. I risultati hanno mostrato che il gas stesso trasporta batteri, mentre la velocità della flatulenza può spargere batteri dalla pelle circostante. Tuttavia, gli esperti sottolineano che questo non significa automaticamente che si possano contrarre infezioni specifiche.
Le flatulenze sono composte principalmente da idrogeno e metano, prodotti dai batteri del colon che digeriscono parti del cibo che il nostro corpo non riesce a processare. Ogni persona ha una “firma” olfattiva unica, determinata dai batteri specifici presenti nel suo intestino.
La storia di Christine non è l’unica a collegare problemi di salute alle flatulenze. Recentemente è diventato virale il caso di Cara Clarke, una barista irlandese di 19 anni che ha dovuto rimuovere l’appendice dopo aver trattenuto le flatulenze per due anni davanti al fidanzato.
Clarke ha sviluppato dolori addominali estremi che hanno richiesto un intervento d’urgenza per evitare che l’appendice esplodesse. I medici hanno attribuito l’infiammazione proprio al fatto che la ragazza non aveva mai fatto un peto davanti al partner in due anni di relazione. “Non pensavo che sarei finita in ospedale per questo”, ha dichiarato la giovane.
Un altro caso che ha fatto discutere è quello di Stephanie Matto, star di reality che ha guadagnato oltre 200.000 dollari vendendo le sue flatulenze in barattoli. La donna è finita al pronto soccorso con sintomi simili a un infarto, diagnosticati poi come forti dolori da gas intestinali causati dalla sua dieta estrema per produrre più flatulenze da vendere.