Nel giro di pochi minuti il fumo nero ha avvolto i piani alti dell’Aatrey Orchid, elegante condominio vicino al ponte Indira di Ahmedabad (Gujarat). Alle 10.30 del 29 aprile, una giovane residente, intrappolata al quinto piano, si è lasciata cadere: ad attenderla c’erano decine di vicini insieme ai vigili del fuoco, che avevano steso un materasso e alcuni cuscini improvvisati. Il video del salto, postato sui social, ha totalizzato milioni di visualizzazioni in poche ore.
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Secondo le prime indagini, l’incendio sarebbe partito dall’impianto di climatizzazione di un appartamento al quarto piano, propagandosi velocemente alle ali C e D della palazzina e coinvolgendo in tutto sei abitazioni. Colonne di fumo e fiamme arancioni erano visibili a chilometri di distanza, costringendo i residenti a rifugiarsi sui balconi o a tentare la fuga.
Nel filmato più condiviso si sente la folla urlare «Jump!» mentre la donna, fra le scintille, si lancia nel vuoto. «Una giovane è sopravvissuta dopo essersi gettata dal quinto piano, grazie ai vicini che l’hanno presa su un materasso», riporta NDTV.
«Il fuoco è partito da un alloggio al quarto piano e ha subito avvolto tutti e quattro gli appartamenti del quinto», ha dichiarato il Division Fire Officer Om Jadeja. In totale 31 persone sono state tratte in salvo: 27 con l’autoscala e quattro saltando sui materassi di sicurezza. Cinquantacinque pompieri e 23 mezzi hanno impiegato circa un’ora e mezza per domare le fiamme.
Sebbene la maggior parte degli inquilini se la sia cavata con lievi intossicazioni, non tutti hanno avuto la stessa fortuna. Vinita Ramchandani, 35 anni, precipitata dal quarto piano, è deceduta per le gravi lesioni riportate, mentre altri due residenti restano in condizioni critiche. Lo scorso febbraio una donna data per morta si è risvegliata prima della cremazione, un altro caso che ha scosso l’opinione pubblica indiana.
Gli inquirenti stanno verificando se l’impianto di condizionamento fosse stato sottoposto a manutenzione regolare e perché mancassero sprinkler e scale antincendio certificate. Secondo l’ultimo rapporto del National Crime Records Bureau, il 61% degli incendi domestici in India è legato a cortocircuiti o apparecchi malfunzionanti. Solo poche settimane fa è esplosa una fabbrica di fuochi d’artificio nello Stato del Tamil Nadu, confermando l’urgenza di misure di prevenzione più stringenti. Senza aggiornamenti alle norme di sicurezza, incidenti simili rischiano di ripetersi.
Il materasso (o “cuscino d’aria”) utilizzato dalle squadre di soccorso è composto da due camere gonfiate in continuo da ventilatori elettrici: l’aria entra da grandi bocchette, si sposta nella camera inferiore ad alta pressione e fuoriesce attraverso valvole che chiudono all’impatto, assorbendo l’energia e impedendo il rimbalzo. Può essere posizionato in 60‑90 secondi, sostiene cadute fino a 16‑20 metri e torna immediatamente in forma per un secondo salto.
Quando non è disponibile un cuscino certificato, i pompieri possono improvvisare con materassi domestici, divani e coperte, ma la manovra resta ad alto rischio: basta mancare di pochi centimetri il bersaglio o atterrare in posizione sbagliata per subire lesioni gravi. Gli annali dei vigili del fuoco riportano casi in cui i soccorritori, pur tenendo reti o materassi, non sono riusciti ad evitare ferite mortali a causa dell’altezza o del peso concentrato su un punto solo.