Un video scioccante ha immortalato il momento in cui un uomo infuriato, un senzatetto immigrato, ha schiaffeggiato una bimba di un anno a Barcellona. L’uomo, urlando contro la famiglia di turisti, ha prima minacciato di colpire la piccola, avvicinandosi pericolosamente al suo viso, poi ha sferrato un violento schiaffo alla guancia sinistra della bambina.
Il padre della piccola, in lacrime, ha subito preso la figlia tra le braccia e, insieme alla madre, si è allontanato dall’aggressore. La bambina ha riportato lievi ferite e non ha richiesto cure mediche, secondo la polizia.
L’incidente si è verificato su una passerella della collina di Montjuic a Barcellona, dove si trovano popolari attrazioni turistiche come la Basilica della Sagrada Familia. L’uomo di 31 anni, di nazionalità ecuadoriana, avrebbe aggredito altre due persone nel fine settimana prima di essere arrestato dalla polizia domenica, secondo i media locali.
Una delle altre vittime dell’aggressore è un uomo di 60 anni, che ha riportato tagli al volto e lividi su tutto il corpo. L’aggressore è stato identificato grazie alle immagini del video e alle testimonianze dei presenti.
Le immagini dell’aggressione alla bambina sono agghiaccianti. Anche se fonti della polizia assicurano che questi atteggiamenti sono comuni tra le persone di questa origine che vivono ai margini della società sulla montagna di Montjuïc, l’aggressione registrata, dove si vede come attacca vigliaccamente una bambina di un anno ha scatenato però l’indignazione popolare. L’uomo però, nonostante il processo rapido, potrebbe tornare presto in libertà.
Ma dietro all’aggressione potrebbe anche esserci il recente malumore della cittadinanza contro il turismo di massa. Migliaia di manifestanti hanno marciato nel centro di Barcellona il 6 luglio, agitando cartelli e spruzzando i turisti con pistole ad acqua nell’ultima espressione di rabbia per il presunto sovra-turismo in Spagna.
Sotto lo slogan “Basta! Poniamo limiti al turismo”, circa 2.800 persone – secondo la polizia – hanno marciato lungo un quartiere sul lungomare di Barcellona per chiedere un nuovo modello economico che ridurrebbe i milioni di turisti che visitano la città ogni anno.
I manifestanti hanno portato cartelli con la scritta “Barcellona non è in vendita” e “Turisti tornate a casa”, prima di utilizzare pistole ad acqua contro i turisti che stavano mangiando all’aperto nei ristoranti delle popolari località turistiche. I cori di “Turisti fuori dal nostro quartiere” hanno risuonato mentre alcuni si sono fermati davanti agli ingressi degli hotel.
Il crescente costo degli alloggi a Barcellona, aumentato del 68% negli ultimi dieci anni, è uno dei principali problemi per il movimento, insieme agli effetti del turismo sul commercio locale e sulle condizioni di lavoro nella città di 1,6 milioni di abitanti. Gli affitti sono aumentati del 18% a giugno rispetto all’anno precedente nelle città turistiche come Barcellona e Madrid, secondo il sito web immobiliare Idealista.
Da anni, la città è caratterizzata da graffiti anti-turistici con messaggi come “turisti tornate a casa” rivolti ai visitatori che alcuni incolpano per l’aumento dei prezzi e la creazione di un’economia basata sul turismo.
Il sindaco di Barcellona, Jaume Collboni, ha annunciato a giugno un piano per eliminare gradualmente tutti gli affitti a breve termine entro il 2028, una misura inaspettatamente drastica da parte delle autorità che cercano di frenare l’aumento dei costi degli alloggi e rendere la città vivibile per i residenti. Ma molti ritengono che non si stia facendo abbastanza per equilibrare i bisogni dei turisti, che portano milioni di euro alla città ogni anno, con quelli dei locali. La città costiera del nord-est, con luoghi di fama internazionale come la Sagrada Familia, ha ricevuto più di 12 milioni di turisti l’anno scorso, secondo le autorità locali.