E’ morto John David Ashton l’attore reso celebre dal ruolo del detective duro e ligio alle regole della serie “Beverly Hills Cop”. John è morto serenamente giovedì a Ft. Collins, Colorado, dopo una lotta contro il cancro. Aveva 76 anni. La notizia della sua scomparsa ha scosso i fan di tutto il mondo, che lo ricordano con affetto per il suo ruolo di collega burbero ma leale di Axel Foley, magistralmente interpretato da Eddie Murphy.
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Ashton, nato a Springfield, Illinois, nel 1948, ha lasciato un segno indelebile nel cuore degli spettatori grazie alla sua interpretazione del sergente Taggart, un personaggio complesso e sfaccettato che ha saputo bilanciare momenti di comicità con altri più drammatici. La sua chimica con Eddie Murphy ha dato vita a una delle coppie più iconiche del cinema degli anni ’80.
Oltre a “Beverly Hills Cop”, Ashton ha partecipato a numerose altre pellicole e serie televisive, dimostrando la sua versatilità e il suo talento di attore. Durante i suoi 50 anni a Hollywood, John è apparso in più di 200 produzioni cinematografiche, televisive e teatrali ma è probabilmente diventato un nome familiare quando ha recitato accanto all’emergente Eddie Murphy nel film “Beverly Hills Cop” del 1984.
L’attore è apparso in tre dei quattro film di “Beverly Hills Cop”, incluso il più recente, distribuito quest’anno su Netflix con recensioni positive da parte di fan e critici. Nella serie, John ha interpretato il detective sergente John Taggart che ha fatto da spalla alle buffonate di Eddie nei panni di Axel Foley. Il giudice Reinhold ha interpretato il suo bravo, ma amabile partner, il detective Billy Rosewood.
Il rappresentante di John, Alan Somers, ha detto al sito TMZ: “John lascia dietro di sé un’eredità di amore, dedizione e servizio. La sua memoria sarà custodita per sempre da sua moglie, dai suoi figli, dai suoi nipoti, così come da suo fratello, dalle sue sorelle, dalla sua famiglia allargata e da tutti coloro che lo hanno amato. L’impatto di John sul mondo sarà ricordato e celebrato per le generazioni a venire”.
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