Una donna madre di sei figli si è lanciata col paracadute che però non si apre completamente e la sua morte è stata filmata in diretta da alcuni spettatori a terra. Le immagini diffuse sui social mostrano Olga Ershova, 49 anni, precipitare da 824 metri durante un lancio con il paracadute per il suo compleanno, mentre uno spettatore urla nel panico.
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Olga, originaria di Kirov, Russia occidentale, è l’ultima delle tre donne a lanciarsi dal jet il 27 luglio, dopo aver seguito le sue due amiche nell’audace lancio. Un orgoglioso spettatore elogia le donne per aver affrontato con coraggio questo salto gigantesco. Ma la sua calma si trasforma rapidamente in panico quando il paracadute di Olga non si apre e l’uomo, allarmato, inizia a urlare imprecazioni in russo. Scende vertiginosamente verso il basso, molto più velocemente delle sue amiche, mentre il suo paracadute aumenta la velocità.
L’organizzatore del lancio, noto per i suoi legami con l’esercito russo, urla attraverso un megafono, ordinando di utilizzare il paracadute di riserva. Urla “di riserva” più di cinque volte attraverso l’altoparlante a pieni polmoni, riferendosi al paracadute di emergenza. Olga sembra non sapere come utilizzare l’attrezzatura di paracadutismo di emergenza o non è in grado di farlo. La donna è precipitata in modo drammatico contro una betulla.
Subito trasportata d’urgenza in ospedale, dove le sono state riscontrate gravi fratture. Sembrava che si stesse riprendendo miracolosamente, tanto che un parente diceva che riusciva perfino ad alzarsi dal letto. “All’inizio si stava riprendendo. In seguito si è svegliata di notte sotto anestesia dopo l’operazione ed è andata in bagno. Ma non è riuscita più ad alzarsi a causa del dolore e dello shock”. Pochi giorni dopo la sua situazione clinica è precipitata fino al decesso. L’ospedale ha confermato che la donna è morta a causa delle ferite riportate nella caduta. L’aeroclub ha rifiutato di commentare la sua morte, ma è stata avviata un’indagine penale sulla tragedia.
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