L’uomo più obeso d’Inghilterra è morto la settimana scorsa a soli 33 anni e ora sua madre teme di non poter esaudire il suo ultimo desiderio, quello di essere cremato: non esiste un forno crematorio sufficientemente grande. Leisa Holton vuole dare al figlio Jason un “addio adeguato”, ma ha difficoltà a trovare un posto in grado di accoglierlo. Jason, che al suo massimo peso è arrivato a superare i 317 Kg, è morto per insufficienza cardiaca una settimana.
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Sua madre, 55 anni, ha detto al Sun: “Ho avuto un amico che ha chiamato le pompe funebri e uno ha chiesto le dimensioni di Jason. Lui voleva essere cremato ma si teme che possa essere troppo largo per la camera. Se dovesse essere seppellito, costerebbe un sacco di soldi che non ho: avrebbe bisogno di un doppio terreno invece di uno singolo. Dobbiamo dargli una sepoltura adeguata. Mi manca tantissimo. Lo amavo moltissimo”.
Jason, 33 anni, è morto a inizio maggio per insufficienza d’organi e obesità. Leisa, 55 anni, ha vegliato al suo capezzale al Royal Surrey County Hospital, Guildford, dove era stato trasferito con un’ambulanza speciale aiutati dai vigili del fuoco che lo hanno calato con una speciale gru. “Non è il suo peso non è la preoccupazione, è solo che potrebbe essere troppo largo. Non sono sicuro che entrerà in un carro funebre. Un’impresa di pompe funebri dice che gli forniranno una bara più grande e rettangolare e pensa di aver capito come trasportarlo”, ha aggiunto la madre di Jason.
Jason, nato a Camberley nel Surrey, in precedenza aveva raccontato di come la morte traumatica di suo padre quando aveva solo tre anni avesse avuto un effetto importante su di lui, facendolo iniziare ad aumentare di peso. Anche i bulli a scuola gli hanno reso la vita difficile, e da adolescente aveva sfogato i suoi traumi con un eccesso di cibo. Ha detto a TalkTV prima della sua morte: “Forse se avessi avuto mio padre, forse ci sarebbero state regole rigide su ciò che mangio e cose per impedirmi di mettere cose e cose in bocca. Ho avuto un problema con le bevande energetiche. Ho semplicemente deciso di prendere 15 lattine di Monster e di berle tutte in una volta”.
Leisa ha riconosciuto che era più difficile imporre dei limiti senza il suo partner come co-genitore, dicendo l’anno scorso al Sun: “Era sempre in giro e non potevo controllarlo”. Lei raccontò che era “una persona brillante, molto gentile e premurosa”. Sperava che potesse dare una svolta alla sua vita con un farmaco dimagrante sperimentale, per il quale era in lista d’attesa per una prescrizione, ma purtroppo si è ammalato prima di riceverlo.
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