Funziona (per ora) il vaccino contro il tumore al cervello: usata la tecnica mRna del Covid

Il vaccino contro un tumore cerebrale ritenuto incurabile sembra funzionare, lo rivela un recente studio scientifico che spiega come il farmaco sia stato progettato usando la tecnica utilizzata per creare i vaccini Covid a mRna. Il primo studio clinico su quattro pazienti adulti ha dimostrato che il vaccino aiuta a combattere un tipo di tumore al cervello aggressivo. Utilizza una tecnologia simile ad alcuni vaccini Covid per allenare il sistema immunitario ed è anche personalizzato per i pazienti utilizzando il proprio DNA.

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Il dottor Elias Sayour, dell’Università della Florida, ha dichiarato: “Spero che questo possa essere un nuovo paradigma per il modo in cui trattiamo i pazienti, una nuova piattaforma tecnologica su come possiamo modulare il sistema immunitario. Spero che questo possa ora entrare in sinergia con altre immunoterapie e forse sbloccare quelle immunoterapie. Abbiamo dimostrato che è effettivamente possibile avere una sinergia con altri tipi di immunoterapie, quindi forse ora possiamo avere un approccio combinato di immunoterapia”.

La tecnologia mRna dei vaccini Covid diffusa agli scienziati

I vaccini a mRna – come i vaccini Covid di Pfizer e Moderna – si sono diffusi durante la pandemia e i ricercatori stanno ora ridistribuendo la tecnologia per lavorare su altre malattie. Funzionano fornendo un codice genetico al sistema immunitario del corpo per leggere e aumentare la produzione di cellule d’attacco. Precedenti ricerche sui topi hanno dimostrato che i colpi sono efficaci nel combattere il cancro cervicale causato dal virus HPV.

L’ultimo studio, pubblicato su Cell, ha esaminato come funzionano i vaccini a mRNA contro i glioblastomi in uno studio clinico sull’uomo. I glioblastomi sono tumori cerebrali molto aggressivi. I principali trattamenti attualmente disponibili sono la chirurgia, la radioterapia e la chemioterapia. Lo studio ha mostrato i risultati di sette anni di ricerca e comprendeva anche uno studio clinico su 10 cani che avevano sviluppato spontaneamente un cancro terminale al cervello e non avevano altre opzioni di trattamento.

I risultati di entrambi hanno mostrato che il vaccino era promettente nel trattamento della malattia, spingendo ulteriori ricerche sugli esseri umani. Sebbene fosse troppo presto per valutare gli effetti clinici del vaccino, i pazienti sono vissuti più a lungo del previsto.

Il vaccino aveva effetti nelle prime 48 ore

Il dottor Sayour ha dichiarato: “In meno di 48 ore, abbiamo visto questi tumori passare da ciò che chiamiamo risposta immunitaria ‘fredda’ a una risposta immunitaria ‘calda’ molto attiva. Ciò è stato molto sorprendente data la rapidità con cui ciò è avvenuto, e ciò che ci ha detto è che siamo stati in grado di attivare la parte iniziale del sistema immunitario molto rapidamente contro questi tumori, e questo è fondamentale per sbloccare gli effetti successivi della risposta immunitaria”. I ricercatori ora testeranno il vaccino in uno studio clinico pediatrico di Fase 1 per il cancro al cervello.

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