“Sei carina”, ragazza si arrabbia per la molestia del barista e Starbucks si scusa

Starbucks si è scusato con una cliente la quale ha denunciato una molestia dopo che un barista le ha lasciato il messaggio “sei carina” su una tazza di caffè. Kenia – conosciuta in Rete anche come Mishelle Herrera – è andata sui social media per condividere una foto del Frappuccino e la nota di accompagnamento. Diceva “Giselle, sei molto carina”. Il post ha raccolto oltre 9,9 milioni di visualizzazioni, con Kenia che ha affermato di sentirsi “molestata”. Nel messaggio ha taggato il profilo Starbucks in Messico.

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“Ciao @‌StarbucksMex, oggi mi è capitata questa spiacevole situazione con uno dei vostri baristi che ha messo quella frase sotto il mio nome”, si legge. “Non posso più nemmeno ordinare un caffè senza essere molestata. Per favore, istruisci il tuo staff e lascia che nessuna donna pianga di nuovo per l’impotenza come me”. Il tweet ha raccolto migliaiai di retweet, Mi piace e oltre 11.000 commenti. Ma non tutti erano d’accordo con quanto scritto dalla ragazza, soprattutto nel definire l’episodio una “molestia”.

“Altro che molestia”, commenti contro la ragazza

Tra i commenti più votati si segnala quello di una ragazza che ha scritto: “Non ti sta molestando, ha fatto un gesto civettuolo nei tuoi confronti. Se non ti è piaciuto, vai a dirglielo. Non devi venire a fare uno spettacolo qui per farlo licenziare accusandolo di qualcosa che chiaramente non ha fatto”. Un altro ha commentato ironicamente: “Non sentirti male, probabilmente ha sbagliato ragazza e te l’ha data”. Juan ha aggiunto: “Nessuno ti ha molestato, è un complimento galante ed educato”.

Starbucks interviene per chiedere dettagli

Starbucks ha contattato Kenia, chiedendole di inviare ulteriori dettagli. In uno dei commenti, la pagina ufficiale di Starbucks ha risposto: “Ciao. Ci dispiace per la situazione, per fornirti l’aiuto corrispondente, ti chiediamo di inviarci le seguenti informazioni tramite DM, e-mail, nome completo, numero di telefono di contatto, negozio”.

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