Milano, rom mettono una taglia su chi sventa i borseggi: assoldata baby gang

L’emergenza borseggi a Milano sta toccando livelli di emergenza molto pericolosi. La pagina instagram Milanobelladadio che tra i primi ha avviato una campagna per combattere questa piaga, ha denunciato il fatto che è stata messa una “taglia” su un loro collaboratore. Diverse centinaia di euro messe a disposizione da una nota famiglia di borseggiatori rom su Matthia Pezzoni, il ragazzo che assieme ad altri ragazzi ogni giorno filmano sulle metro e soprattutto avvisano i passeggeri della presenza dei malviventi.

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I borseggiatori vogliono assoldare una baby gang

Sul profilo social di Milanobelladadio si legge: “Sulla testa di chi sventa i borseggi in metropolitana a Milano è stata fissata una taglia di diverse centinaia di euro. Nello screenshot arrivato nella nostra chat si parla “inviare in metro il piccolo Omerovich e altri” (Omerovich è famiglia coinvolta nel business dei borseggi) quindi una baby gang per un “gioco a premi elevati”. L’obbiettivo è aggredire Matthia Pezzoni e i ragazzi che ogni giorno si recano in metropolitana per sventare i furti”.

Matthia Pezzoni era già stato aggredito

“Nella chat si legge che il gioco non sarebbe “come l’altra volta” ovvero come ad Aprile 2023, quando Matthia Pezzoni fu aggredito in metro da uno squadrone di borseggiatrici e un ragazzo nordafricano che le proteggeva. Le mandanti sarebbero Patrizia e Shakira, due borseggiatrici arcinote a Milano.
La maggior parte delle borseggiatrici sono sfruttate da quando sono piccole e vengono educate a rubare già durante l’infanzia. Devono pagare un pizzo ai loro sfruttatori che a loro volta rispondono a capi ancora più in alto. In Italia le borseggiatrici rimangono impunite grazie alla legge: l’Articolo 146 del Codice penale prevede il rinvio obbligatorio dell’esecuzione della pena se l’imputato è una donna con un figlio sotto ai 2 anni o è incinta”.

“Gli screenshot delle chat riguardanti le minacce a Pezzoni e ai volontari svelano i retroscena delle aggressioni passate e suonano come un allarme gigantesco per chi cerca di mettere un freno a questa attività illecita. Dove cresce l’impunità le organizzazioni criminali si fortificano tentando di schiacciare chi cerca di fermarle. La Consigliera comunale (PD) Monica Romano affermava a marzo che temeva che in metropolitana potesse accadere una “tragedia”. Con le rivelazioni delle taglie sulle teste di chi svolge volontariato in metro per sventare i borseggi la tragedia le viene servita su un piatto d’argento. Questa per le istituzioni può essere davvero l’ultima occasione per intervenire sulla piaga dei borseggi, prima che sia troppo tardi”, conclude il post di Milanobelladadio.