Neuralink, la società di neurotecnologia di Elon Musk, ha rivelato che sta cercando persone per testare il proprio chip cervello-computer, nonostante le feroci critiche relative ai test “mortali” già eseguiti sugli animali. L’azienda ha ottenuto il via libera da un comitato di revisione indipendente per avviare i test dell’interfaccia cervello-computer su persone affette da paralisi da lesioni del midollo spinale cervicale o da sclerosi laterale amiotrofica (SLA). Musk aveva affermato che la sua BCI “consentirà a qualcuno affetto da paralisi di usare uno smartphone con la mente più velocemente di qualcuno che usa i pollici”.
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Lui e la sua azienda avvieranno ora il reclutamento per la prima sperimentazione umana all’impianto cerebrale, ma non è stato dichiarato il numero di partecipanti da arruolare nella sperimentazione, che dovrebbe durare circa sei anni. Durante lo studio, un robot installerà il chip in una regione del cervello responsabile dell’intenzione di muoversi. L’obiettivo di Musk è che i pensieri della persona controllino il cursore o la tastiera di un computer.
A maggio, Neuralink ha annunciato di aver ottenuto l’autorizzazione della FDA per il suo primo studio clinico sull’uomo. Inizialmente l’azienda voleva testare su 10 esseri umani, ma le preoccupazioni della FDA hanno riportato il numero rivisitato, sebbene la cifra finale non sia stata resa pubblica. Parte delle preoccupazioni dell’organizzazione derivano dalla sperimentazione del chip sugli animali.
Nell’aprile 2021 l’azienda ha dimostrato i suoi progressi mostrando un macaco con uno dei dispositivi Link che giocava a Pong. Secondo l’azienda, il “cercapersone” viene visualizzato utilizzando un joystick e poi solo con la mente tramite la connessione wireless. Tuttavia, anche i test sugli animali hanno prodotto risultati negativi sulla stampa. Secondo quanto riferito, la società ha impiantato chip abilitati Bluetooth nel cervello della scimmia nel tentativo di comunicare con i computer tramite un piccolo ricevitore. Si ritiene che i soggetti del test “abbiano subito infezioni a causa degli elettrodi impiantati nel loro cervello”.
Lo scorso dicembre, il Guardian ha riferito che circa 1.500 animali – tra cui più di 280 pecore, maiali e scimmie – sarebbero morti a seguito dei test Neuralink dal 2018. All’inizio di questo mese, rispondendo a un meme su se stesso in cui qualcuno scherzava dicendo che avrebbe dovuto seguire un corso di etica dopo la morte degli scimpanzé, Musk ha detto: “Nessuna scimmia è morta a causa di un impianto Neuralink”.