Gli scienziati hanno calcolato il giorno esatto in cui un asteroide potrebbe schiantarsi sulla superficie terrestre, con una potenza pari a quella di 22 bombe atomiche. La roccia spaziale , chiamata Bennu, passa vicino al nostro pianeta ogni sei anni, ma gli scienziati ritengono che potremmo essere sulla buona strada per una collisione con l’asteroide il 24 settembre 2182.
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Anche se la potenziale data del giorno del Giudizio è molto lontana, la Nasa sta già lavorando duramente per dirottare Bennu e si trova nella “tappa finale” della missione. Sette anni fa l’agenzia spaziale americana inviò una navicella spaziale sull’asteroide per raccogliere campioni, sperando che le informazioni raccolte fossero utili a prevenire un incontro potenzialmente catastrofico.
I campioni provenienti da Bennu dovrebbero finalmente raggiungere la Terra questa settimana, e raggiungeranno il deserto dello Utah domenica (24 settembre), esattamente 159 anni prima del possibile schianto di Bennu. Rich Burns, project manager di OSIRIS-REx presso il Goddard Space Flight Center della NASA a Greenbelt, nel Maryland, ha dichiarato al Sunday Telegraph: “Siamo ora nella tappa finale di questo viaggio di sette anni, e sembra molto simile alle ultime miglia di una maratona, con una confluenza di emozioni come orgoglio e gioia che coesistono con la determinazione a completare bene la gara.”
Sebbene il potenziale impatto di Bennu possa sembrare preoccupante, le probabilità di un attacco devastante sono solo una su 2.700. La roccia è larga circa mezzo chilometro, mentre l’asteroide che causò l’estinzione dei dinosauri era largo circa 10 km – circa 20 volte la larghezza di Bennu. Ciò significa che la roccia in arrivo non è abbastanza grande da causare l’estinzione mondiale – ma la Nasa calcola che se dovesse schiantarsi sulla Terra creerebbe un cratere di circa sei miglia e causerebbe una devastazione per circa 600 miglia intorno in tutte le direzioni.
C’è una possibilità su 1.750 che Bennu possa entrare in collisione con la Terra tra oggi e il 2300. I campioni attualmente in viaggio verso la Terra dovrebbero aiutare i ricercatori a far luce sulla roccia in questione, con i frammenti destinati a essere lanciati verso la Terra dalla navicella spaziale OSIRIS-REx in una capsula delle dimensioni di un frigorifero. La nave trasporta circa 250 g di materiale roccioso raccolto dalla superficie di Bennu nel 2020.
La capsula entrerà nell’atmosfera terrestre intorno alle 8:42 ora locale (15:42 BST) del 24 settembre, sfrecciando verso la superficie del pianeta a quasi 28.000 miglia all’ora. Si prevede inoltre che raggiunga temperature doppie rispetto a quelle della lava.