L’ondata di calore che sta colpendo la Puglia sta mettendo a dura prova il sistema sanitario del 118. In particolar modo, i Pronto Soccorso di tutta la regione si stanno prodigando per cercare di soddisfare la sempre maggiore richiesta di interventi soprattutto da parte di persone fragili e anziani. Durante l’ultimo fine settimana la situazione nella provincia di Lecce è stata particolarmente difficile: nel Pronto Soccorso dell’ospedale “Vito Fazzi” sono arrivati ben sei pazienti in gravi condizioni con colpi di calore e febbre fino a 41 e 42 gradi.
La necessità di ulteriore ghiaccio per tentare di abbassare la temperatura corporea di questi pazienti ha portato la dottoressa di turno del Pronto Soccorso dell’ospedale a contattare una società che si occupa di prodotti ittici, la ditta De.Mar, per la consegna immediata e gratuita di sei sacchi di ghiaccio da 10 chili. Per tutti questi interventi, il direttore generale della Asl di Lecce, Stefano Rossi, ha voluto ringraziare la ditta De.Mar. e le famiglie dei pazienti ricoverati nel Pronto Soccorso.
Nell’ultimo weekend, il Pronto Soccorso dell’Ospedale Santissima Annunziata di Taranto è stato saturato dall’arrivo di numerose autoambulanze con pazienti a bordo, facendo registrare un’attesa di diverse ore prima che si liberasse un posto in Pronto Soccorso. Dai dati forniti ieri dalla Direzione Strategica della ASL, relativi solamente alla giornata di sabato, si è osservato che su 151 casi affidati al 118, solo 11 erano classificati con codice rosso, 16 con codice arancione e 69 con codice verde. Dai casi di urgenza differibile erano 53, mentre due i codici bianchi. Si è reso necessario, con l’accordo della Direzione Strategica della ASL, deviare i casi meno gravi al Punto di Primo Intervento Medicalizzato dell’Ospedale Moscati, come soluzione per evitare il collasso del sistema. Quest’ultimo ha agito in maniera volta a sgravare la rampa del Pronto Soccorso del Santissima Annunziata e l’ingresso dell’Ospedale di Martina Franca.
Negli ultimi 15 giorni, i Pronto Soccorso del Barese sono stati sottoposti a un carico di lavoro eccezionale a causa dell’impennata dei ricoveri avuti. Di conseguenza, l’ASL ha contato oltre 9 mila accessi ai PS dall’1 al 15 luglio, per una media di circa 600 al giorno. Probabilmente contribuisce a ciò il grande afflusso di persone in vacanza, le quali tendono ad avere bisogno di qualche soccorso nei presidi ospedalieri delle località di mare. Nonostante gli sforzi del personale medico e sanitario, i reparti sono sguarniti e ospedalieri come quello del capoluogo di Bari, il Di Venere e il San Paolo, e quello monopolitano con 1.432 accessi, risentono di un maggior carico di lavoro per cui necessitano di maggiore aiuto. La Primaria del Pronto Soccorso dell’ospedale di Monopoli, Anna Elisa Bolognino, ha parlato proprio di questo: “In estate con l’incremento dei vacanzieri, la richiesta di soccorso negli ospedali di riferimento per le marine aumentano e comportano uno sforzo maggiore al personale medico e sanitario impegnato nell’unità di emergenza urgenza.”